Domotica: benvenuta casa intelligente

Un sistema domotico è un sistema capace di raccogliere informazioni che possono essere monitorate per ottimizzare i consumi e incrementare le prestazioni dei diversi sensori della nostra abitazione

Il dizionario Treccani definisce la domotica come: “lo studio e l’applicazione di un complesso di tecnologie basate sull’ingegneria informatica ed elettronica, aventi per obiettivo la realizzazione di una serie di dispositivi integrati che permettano di automatizzare e facilitare l’adempimento delle varie operazioni solitamente svolte in un edificio”, cioè – in poche parole – rendere le nostre case automizzate e intelligenti.  Lo scopo della domotica è dunque quello di semplificarci la vita, aumentare il comfort, aiutarci a proteggere la nostra casa e, perché no, anche a creare l’atmosfera giusta grazie al comando, per esempio, di luci e musica. 

Un sistema domotico, inoltre, non è solo un sistema che aiuta a “comandare” attraverso specifici input elettrodomestici e “funzioni” della nostra abitazione: è , anche un sistema capace di raccogliere informazioni che possono essere monitorate per ottimizzare i consumi e incrementare le prestazioni dei diversi impianti della nostra abitazione, facendo convivere controllo, comfort, sicurezza, risparmio energetico e comunicazione.

Tra i presupposti indispensabili di una casa domotica c’è la presenza di dispositivi , (elettrodomestici, impianti e sistemi), predisposti per essere connessi, comandati e monitorati da remoto. 

La storia della domotica

Alla base della domotica vi è il mondo della building automation che trova i suoi primordi già alla fine del 1800 negli Stati Uniti dove si cominciarono a sperimentare i primi sistemi di controllo automatico di alcune funzioni abitative. È il caso di William Penn Powers che costituì nel 1891 la Power Regulatory Company, bisnonna della attuale Siemens Building technology, nell’ottica di introdurre tecnologie di automatizzazione nell’industria della regolazione termica degli edifici, come aria condizionata e riscaldamento. 

Uno dei primi esempi di edificio dotato di sistemi di automazione strutturale è il Crysler Building di New York, costruito nel 1929 che aveva al suo interno alcune applicazioni di avanguardia, che possono essere considerate antenate dell’attuale concetto di domotica. 

Come funziona un impianto domotico

Una casa domotica è una casa strutturata per integrare le tecnologie digitali, per questo è fondamentale che l’impianto elettrico sia adeguato al carico del nuovo assetto. In caso contrario sarà necessario modificare il sistema complessivo della casa per poter sposare l’ottica della domotica. 

Un sistema domotico permette di controllare, ad esempio, l’illuminazione della casa, accendendo, spegnendo e regolando l’intensità delle luci o ancora il riscaldamento, il sistema di condizionamento e le tapparelle. La casa domotica è certamente una casa più collaborativa, a portata di clic, più facile da sorvegliare, custodire e più semplice da far funzionare.

Domotica e casa smart

Come abbiamo raccontato qui, esiste una sostanziale differenza di approccio nel mondo dell’automazione delle case, tra smart home e domotica. La domotica richiede che la casa sia strutturata per ospitare sistemi di controllo cablati e in sostanza, la connessione dei vari impianti vengono gestite fisicamente. La smart home invece, sfrutta l’ottica wireless per raggiungere gli stessi scopi della domotica: si avvale di dispositivi, a loro volta smart, che connessi alla rete , e quindi non collegati attraverso un vero sistema domotico, possono essere controllati, gestiti e monitorati da remoto. Attualmente forse la domotica consente un’integrazione molto più pervasiva della casa dotata di semplici dispositivi connessi ma indipendenti tra loro; tuttavia è chiaro che il confine tra domotica, tradizionalmente intesa, e smart home si stia assottigliando con la previsione già in ottica strutturale della presenza integrata dell’ottica wired e wireless.  

Al momento, in una casa smart, serviranno probabilmente diverse app per controllare illuminazione, elettrodomestici, termostato e tutto il resto mentre nella casa domotica basta un’unica interfaccia per tutto. Tuttavia la casa smart resta è un approccio decisamente più accessibile all’automazione abitativa e che può portarci velocemente a un risparmio notevole di energia e consumi, oltre che a una migliore protezione della casa dai rischi, come avviene grazie all’uso di questi dispositivi jeniot.