Consigli per garantire la sicurezza dei neonati in automobile

Quando si viaggia in automobile, proteggere i neonati è una priorità. Scopriamo come farlo al meglio.

Trasportare in auto un neonato è un'esigenza che si presenta fin dai primissimi giorni di vita del nuovo arrivato. A partire dal tragitto dall’ospedale a casa, proteggerlo e garantire la sua sicurezza quando durante i tragitti in macchina, è senz’altro la priorità. In questo articolo spiegheremo come farlo al meglio.

Sicurezza dei bambini in auto: cosa dice il Codice della Strada

Le misure di sicurezza basilari e obbligatorie per proteggere un neonato quando viaggia in automobile sono chiarite nell'articolo 172 del nostro Codice della Strada. Partiamo dalle basi: come si può trasportare un neonato - o un bambino in generale - in macchina? Si può tenere in braccio? Deve sedersi sui sedili davanti o su quelli dietro?

Secondo la legge, tutti i bambini di età inferiore ai 12 anni e di altezza inferiore al metro e cinquanta devono viaggiare in auto seduti nell'apposito seggiolino, che deve essere collocato sul sedile posteriore. Al di sopra di quell'altezza, i bambini possono viaggiare sui “normali” sedili, compreso quello anteriore, utilizzando le cinture di sicurezza, peraltro obbligatorie,come sistema di ritenuta. Il mancato uso delle cinture o dei seggiolini comporta una sanzione amministrativa, con una multa da 80,323 euro in aggiunta alla decurtazione di 5 punti dalla patente. 

Cosa sono i seggiolini auto:

I seggiolini auto sono dispositivi di sicurezza progettati su misura per i bambini. Il seggiolino auto deve essere scelto in base al peso del piccolo e rispettare le caratteristiche indicate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. L'articolo 172 del Codice della Strada dice anche che il conducente del veicolo ha la responsabilità di controllare che il seggiolino venga usato in modo corretto e di verificare che sia omologato agli standard attualmente in vigore.

Quanti tipi di seggiolino auto esistono:

Esistono cinque diversi tipi di seggiolino auto, che variano a seconda del peso del bambino:

Gruppo 0: sono pensati specificatamente per il trasporto dei neonati e vengono chiamati comunemente "navicelle". Le navicelle sono obbligatorie per i neonati con un peso fino a 10 chilogrammi che, di solito, si raggiunge entro i 9 mesi di età

Gruppo 0+: sono i cosiddetti "ovetti" ovvero i seggiolini auto adatti ai neonati con un peso compreso tra 0 e 13 chilogrammi che, di solito si raggiunge entro i 13 mesi di età

Gruppo 1: i seggiolini che fanno parte di questo gruppo vengono fissati ai sedili dell'auto tramite le cinture di sicurezza. Sono omologati per trasportare in sicurezza bambini che pesano da 9 fino a 18 chilogrammi, quindi da circa 9 mesi di vita fino a 4/5 anni di età.

Gruppo 2: i seggiolini del gruppo 2 hanno spesso braccioli e uno schienale che si aggancia all'auto tramite il sistema ISOFIX e viene bloccato tramite le cinture di sicurezza dell'automobile. Quando il peso del bambino è compreso tra i 15 e i 25 chilogrammi è necessario utilizzare un seggiolino del gruppo 2. A questo peso corrisponde di solito un'età compresa tra i 4 e i 6 anni di vita

Gruppo 3: l'ultimo seggiolino che viene utilizzato nel corso della vita del bambino è quello che rientra nel gruppo 3. Più che di seggiolini veri e propri, in questo caso sarebbe più corretto parlare di rialzi o, più comunemente, alzatine: dispositivi dotati di schienale, ma privi di braccioli che sono funzionali ad aumentare l'altezza del piccolo e permettergli di usare le cinture di sicurezza in modo corretto e sicuro.

Viene usato per trasportare bambini con un peso compreso tra 22 e 36 chilogrammi e si utilizza perciò da circa 6 anni fino a quando il bambino non raggiunge l'altezza necessaria per sedersi sui normali sedili dell'auto. Che differenze ci sono tra navicella e ovetto:

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, esistono due tipi di seggiolino previsti dal Codice della Strada per proteggere i neonati quando li si trasporta in macchina: la navicella e l'ovetto. Ma quali sono le differenze tra questi due dispositivi di sicurezza? Le caratteristiche che distinguono la navicella dall'ovetto sono due: il peso massimo del neonato e la postura che adotta al suo interno.

La navicella permette infatti di trasportare neonati che pesano fino a 10 chilogrammi, mentre l'ovetto è adatto a bambini fino a 13 chilogrammi di peso. Oltre a poter essere utilizzato per un periodo più lungo, l'ovetto rappresenta la soluzione più sicura per il trasporto del neonato, perché mantiene il bambino in una posizione più stabile e lo protegge da scossoni e sballottamenti.

Tuttavia, soprattutto nel caso di bambini nati in anticipo rispetto al termine della gravidanza, sarebbe preferibile non usare l'ovetto nelle primissime settimane di vita. In quel periodo, infatti, la schiena e il collo non sono ancora del tutto sviluppati e pertanto incapaci di sostenere la testa e il corpo del piccolo in modo adeguato. In queste situazioni, la navicella può essere una scelta adeguata a garantire protezione al neonato.

Il dispositivo anti-abbandono: un aiuto per proteggere il neonato

Il 7 novembre del 2019 in Italia è entrata in vigore la norma che prevede l'obbligatorietà del dispositivo anti-abbandono per tutti i bambini di età inferiore ai quattro anni che viaggiano in automobile. Il dispositivo anti-abbandono è un sensore in grado di rilevare la presenza del bambino in auto quando un genitore si allontana.

Questo dispositivo di sicurezza è stato reso obbligatorio per evitare che i bambini venissero dimenticati nelle automobili per lungo tempo dai genitori. Distrazioni che, in alcuni casi, si sono dimostrate purtroppo fatali.

Il cuscino anti-abbandono Tata Pad di Generali jeniot è un dispositivo universale, che si posiziona su qualsiasi seggiolino auto. Dotato di sensori molto precisi, Tata Pad è capace di distinguere tra il bambino e un peso di qualsiasi altra natura. Collegato via Bluetooth a un'app dedicata, Tata Pad avverte il genitore attraverso tre diversi livelli d'allarme.

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