Geolocalizzazione e la mobilità del futuro

La micromobilità è un fenomeno in grandissima crescita, grazie soprattutto ai cosiddetti Millennials, ossia ai giovani adulti che si sentono sempre più responsabili nei confronti dell’ambiente

In realtà, però, si tratta di un concetto con radici molto profonde, basti pensare che già negli anni ’60 ad Amsterdam Luud Maria Hendrikus Schimmelpennink, ingegnere e politico olandese, propose il “white bicycle plan”, un’iniziativa volta a chiudere il centro della città per lasciare spazio al trasporto pubblico ma, soprattutto, alle biciclette, rivoluzionando la mobilità urbana.

In effetti proprio i paesi del nord Europa sono i veri pionieri della mobilità sostenibile, soprattutto Norvegia, Danimarca e Svezia, che si collocano tra i primi 5 paesi più sostenibili secondo la classifica ufficiale di sostenibilità stilata dall’OCSE. Copenaghen mira a essere la prima città europea a zero emissioni entro il 2025.

Un esempio di grandissimo impegno, che unisce scienza e sostenibilità, è la startup italiana VAIMOO di e-bike sharing connesso. Si tratta di un’eccellenza, premiata anche al CES2021 con l’Innovation Awards Honoree, che è nata all’interno del gruppo Mermec e Sitael. VAIMOO costruisce e mette a disposizione flotte di e-bike per lo sharing sia free-floating che con postazione fissa ma, soprattutto, ha creato un ecosistema tecnologico completo fatto da IoT, AI, stazioni di ricarica, app che permette di personalizzare la customer experience in modo ineguagliabile rispetto ai concorrenti. Grazie alle sue soluzioni di mobilità sostenibile, VAIMOO ha realizzato una modalità di fleet management che abbatte gli scogli che rendono difficoltoso lo sviluppo dello sharing nella micromobilità, come la manutenzione predittiva per evitare il deterioramente dei veicoli, l’efficientamento della flotta e della logistica

La mobilità sostenibile in Italia: facciamo il punto

I mezzi e le modalità di trasporto si fanno sempre più sostenibili e il traino arriva proprio dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha recentemente cambiato il nome in Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Alcuni segnali tangibili erano già arrivati con il decreto rilancio 2019 che prevede incentivi nell’acquisto di veicoli elettrici, e con il bonus Mobilità 2020 per l’acquisto di un mezzo leggero elettrico.

A queste si aggiunge il decreto ministeriale per la sperimentazione della micromobilità nella legge di Bilancio 2019 che regola la viabilità dei mezzi di micromobilità nelle città italiane. Monopattini, bici, monowheels, segway e overboard sono solo alcune forme di mobilità che possono essere selezionate dai cittadini per andare a lavoro o a scuola in modo più agevole e responsabile.

Ai nuovi mezzi di mobilità si aggiungono anche le nuove forme di utilizzo, che aumentano l’efficienza e riducono l’impatto ambientale. Sempre in più città italiane infatti vengono proposti (da operatori di mobilità o dai Comuni) servizi di sharing o noleggio, a breve-medio-lungo termine che consentono di pagare per un servizio e togliersi il fardello della proprietà. A tal riguardo, il beneficio riguarda anche la viabilità e l’inquinamento: utilizzare un mezzo condiviso permette di sfruttarlo al meglio, di avere meno mezzi in circolazione e di raggiungere la destinazione in meno tempo.

Una buona infrastruttura di ricarica e una buona pianificazione sta portando a una soluzione win-win sul mercato degli operatori di sharing di mezzi elettrici, grazie ai quali l’impatto ambientale e gli sprechi si riducono ancora di più. 

Le auto elettriche stanno sperimentando un’impennata sia nelle soluzioni di sharing che di acquisto. Oltre alle iniziative Ministeriali, a supporto dell’elettrificazione, anche l’Unione Europea sta investendo e incentivando la mobilità ecosostenibile. In primo luogo la direttiva sulle emissioni di CO2 che prevede la neutralità climatica entro il 2050, ma anche gli ultimi investimenti di 2,9 Miliardi di euro sulla Ricerca e Innovazione delle batterie elettriche in aggiunta ai progetti già in essere dal 2017, IPCEI (Important Projects of Common European Interest) e EBA (European Battery Alliance).

In aggiunta alle sopra citate iniziative, l’innovazione delle Aziende private ne fa da padrona, e qui abbiamo:

unoCostruttori di batterie che investono in nuove tecnologie (vedi la nuova Italvolt, la gigafactory di lavoro nella ex Olivetti di Scarmagno - https://www.ilsole24ore.com/art/auto-elettriche-gigafactory-italvolt-4mila-mila-posti-lavoro-nascera-area-ex-olivetti-scarmagno-ADHnqiKB)

dueCase automobilistiche che stanno producendo sempre più veicoli ibridi ed elettrici, riducendo o azzerando la produzione il numero di veicoli a combustione interna (nel 2021 avremo più di 200 modelli elettrici prodotti)

Operatori di energia che stanno investendo in colonnine di ricarica e lavorano con gli enti statali per creare l’infrastruttura. Ad oggi in Europa abbiamo quasi 300.000 colonnine di ricarica, una ogni 11 veicoli elettrici in circolazione.

Il settore dell’elettrico sta prendendo spazio grazie a tutti questi enti, pubblici e privati, che investono in innovazione. I risultati sono tangibili, basti passeggiare nelle città italiane e vedere come i mezzi in sharing, auto (tra cui molti taxi) e veicoli di micromobilità crescono mese dopo mese. Anche le vendite hanno raggiunto risultati mai visti prima: il Bonus Mobilità dello scorso Novembre 2020 è andato in sold out in nemmeno 2 giorni e le vendite di auto elettriche hanno raggiunto numeri importanti.

Nel 2020, infatti, se il mercato dei motori a combustione ha avuto una contrazione del 30% rispetto al 2019, quello delle auto elettriche ha registrato un +251%, raggiungendo un parco circolante, sempre in Italia, di 100.000 auto.

Per dare spazio al prossimo paragrafo possiamo dire che in Italia l’auto elettrica più venduta a dicembre 2020 è stata la nuova Fiat 500 BEV.

Generali jeniot e Stellantis per la micromobilità

Anche in Generali la parola Sostenibilità ha il suo valore e sono molte le iniziative che mostrano come essere un vero “Partner di Vita”.

Nel mondo delle Partnership Corporate, in particolare, Generali ha ultimamente rafforzato la Partnership strategica con FCA Italy, società controllata dal Gruppo Stellantis N.V., con una declinazione tecnologica che racchiude anche i veicoli elettrici. Grazie alle soluzioni assicurative di Genertel e i servizi digitali di Generali jeniot, un cliente che acquista una vettura elettrica tramite finanziamento FCA Bank, può acquistare una polizza telematica con innumerevoli vantaggi, tra cui:

unoPrezzo rateizzato e bloccato per tutta la durata del finanziamento;

dueCondizioni vantaggiose, come Massimale RCA più alto, franchigia annullata, Protezione Imprevisti inclusa;

Accedere ai servizi telematici in App di Generali jeniot, come il monitoraggio del proprio stile di guida e il certificato di stato d’uso del veicolo.

Grazie a questo e ad altri accordi, i due Gruppi fanno sinergia per portare i loro clienti in un futuro di mobilità sostenibile, e all’avanguardia con i trend di mercato.